Alle esequie di papa Francesco c’erano i grandi della terra. Teste coronate, uomini e donne di governo, rappresentanti di stati e regni. Lo stato più piccolo del mondo è diventato il centro del pianeta. L’uomo senza corona, senza trono, senza eserciti è omaggiato dai potenti. Si avverano le parole di Maria nel Magnificat: “Ha deposto i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”.
Francesco attira a sé chi comanda, chi mostra i muscoli, chi ambisce a imporre, chi sogna la grandezza. Sono loro che riconoscono – magari solo per convenienza – la grandezza morale del successore di Pietro. Ci credano o no, volgono lo sguardo a colui che in questi anni è stato voce per chi ha a cuore il bene comune; è stato la coscienza critica delle scelte politiche; è stato esempio di umanità e di misericordia.
Alla fin fine la grandezza di un uomo non si misura sul potere che ha esercitato ma sull’umanità che ha vissuto. E papa Francesco in questo è stato maestro.
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