In India 150 litri di latte fanno la differenza

Una famiglia benefattrice nel ricordo dei propri cari ha offerto un sostanzioso contributo per l’ampliamento della fattoria accanto alla Casa per Anziani “Arul-Home” (Casa della Grazia)

«Siamo felici di potervi ringraziare per il vostro sostegno, per la generosità dimostrata a beneficio della realizzazione di una stalla con più mucche e per la sostenibilità del progetto. I nostri più sinceri ringraziamenti alla famiglia del donatore alla quale assicuriamo le nostre preghiere. Sarà nostra cura poi apporre una targa commemorativa sul muro della fattoria». Sono queste le ultimissime notizie dall’India, dal Selvapuram dove collaboriamo da diverso tempo con l’Associazione WEP (Welfare and Education for the poor) fondata nel 2006 per migliorare la condizione sociale, economica, politica e di vita delle popolazioni tribali e arretrate del Tamil Nadu (Sud India) e dei Dalit, in passato definiti “intoccabili”, ma la traduzione più appropriata è “oppressi”: persone che vivono ai margini della società, vittime di discriminazioni e abusi.

L’intento dell’Associazione WEP è ripristinare la dignità umana di queste persone attraverso un processo di educazione e di miglioramento del loro status sociale, economico, politico e di vita. Lo fa anche attraverso i progetti che l’Associazione Universale di Sant’Antonio continua a sostenere. Da qualche mese una famiglia benefattrice (della Lombardia) ha voluto contribuire all’ampliamento del progetto “Fattoria-Caseificio” in Tamil Nadu: un nobile gesto di grande generosità a ricordo dei propri cari che si prolunga nel tempo nella realizzazione di un’opera di assistenza e di sostentamento per chi è in difficoltà e con poche possibilità. Una testimonianza di carità che fa bene non solo ai diretti beneficiari, ma a tutti noi!

- A che punto siamo con il progetto? Grazie al sostegno dell’Associazione Universale di Sant’Antonio è stata costruita una stalla e acquistate le mucche, creando così una fattoria lattiero-casearia accanto alla Casa per Anziani “Arul-Home” (Casa della Grazia). La fattoria - che nei prossimi mesi viene ampliata - riesce già da ora a soddisfare il fabbisogno interno di latte per gli anziani e i malati, oltre a burro, ghee e yogurt. Anche il mangime per tutte le mucche viene prodotto all’interno praticando l’agricoltura biologica. «Manteniamo i metodi più igienici per ottenere il latte – raccontano dall’India – Ogni giorno, la mattina e la sera, raccogliamo circa 150 litri. Alle mucche vengono forniti riparo, foraggio e acqua potabile. Possiamo dire che il nostro latte è privo di sostanze chimiche ed è sano, puro e igienico. Il medico veterinario vive molto vicino alla nostra Casa per Anziani e fornisce i suoi servizi e si occupa della salute delle mucche». A causa del Covid il latte viene dato a un prezzo migliore alle famiglie più povere: un piccolo sollievo in una situazione davvero di estrema povertà e difficoltà.

- Quali gli obiettivi del progetto “Fattoria-Caseificio”? Innanzitutto fornire sostegno finanziario alle donne o famiglie povere che lavorano per le persone di classe inferiore, in particolare per i Dalit o per le persone svantaggiate della società, poi continuare a sostenere anche l’istruzione dei bambini bisognosi nei villaggi e nelle aree remote e continuare a lavorare per le persone e gli operatori della Casa per Anziani “Arul-Home”. Non viene poi mai tralasciato anche l’aspetto di sensibilizzazione, in particolare sui temi della salute, igiene ed educazione. Le necessità sono tante, l’area di Selvapuram è molto povera, le persone vivono in condizioni miserevoli, le donne sono discriminate e i bambini smettono di studiare a causa delle cattive condizioni economiche. Molte famiglie fanno fatica a mantenere il proprio nucleo: i giovani si spostano verso le città in cerca di lavoro e lasciano incustoditi gli anziani che, in solitudine, sovente sviluppano un senso di colpa e inadeguatezza per lo sconforto e la completa dipendenza dall’aiuto esterno, spesso sporadico e volontario.

La “Casa per gli Anziani” che sosteniamo è quindi di fondamentale importanza per gli ospiti rimasti abbandonati: ci si prende pienamente cura di loro e inoltre si riesce a dar loro un progetto per riprendere semplici attività quotidiane e riattivare una vita modesta e dignitosa. Da parte dell’Associazione WEP non manca mai una parola di ringraziamento nei confronti della nostra Associazione e dei sostenitori: «Ancora una volta vi ringraziamo per il vostro sostegno al progetto, alle iniziative e a noi tutti – dicono infatti – E assicuriamo le nostre preghiere, mentre vi chiediamo di pregare per noi Sant’Antonio. Grazie mille».

Lodovica Vendemiati