Può succedere, ma sempre più raramente, che a seguito di un temporale improvviso o di un intervento urgente sulla linea elettrica ci si trovi al buio nella propria abitazione. I disagi più evidenti in tale situazione provengono soprattutto dai nostri elettrodomestici: una caldaia che ci fa stare al freddino finché non si ripristina il servizio oppure, se in estate, un condizionatore che non toglie la fastidiosa afa o un frigorifero che non può fornirci la tanto agognata bibita fresca. Pensiamo poi a una mail o a una chiamata telefonica che deve tardare o a una partita di calcio il cui esito non possiamo seguire in tv.
Ma che succede invece se questo stesso problema si verifica in zone del mondo più povere? La domanda è utile per farci comprendere quanto lo stesso inconveniente possa risultare ben più grave. Nello località di Selvapuram (città di Coimbatore, nello stato indiano del Tamil Nadu) l’Associazione Universale di Sant’Antonio già da alcuni anni ha intrapreso una proficua collaborazione con l’associazione locale WEP (Welfare and Education for the Poor) istituita nel 2006 da un gruppo di volontari cattolici allo scopo di venire incontro alle esigenze delle persone più fragili del posto: anziani, donne (specialmente vedove) e bambini. Grazie a questa sinergia, nel 2020 è stata edificata la Casa per Anziani “Arul Home - Casa della Grazia” con una capienza di 60 posti letto.
Vi trovano accoglienza anziani di oltre 60 anni senza fissa dimora e abbandonati: il più delle volte perché i figli si son recati lontano per trovare un’occupazione. Per sostenere le spese di gestione di questa struttura è stata poi realizzata una piccola fattoria con caseificio. La generosità di tanti aderenti all’Associazione Universale di Sant’Antonio ha permesso l’acquisto di una dozzina di mucche con le quali produrre latte, formaggio e burro (o ghee). Il latte viene a integrare la dieta degli anziani della Casa e la quantità eccedente viene venduta, a modico prezzo, ai poveri delle abitazioni limitrofe alla struttura, generando così anche un piccolo reddito.
La Casa inoltre ha a disposizione un piccolo impianto a biogas che in parte è alimentato con le deiezioni delle mucche. In questa zona povera e rurale del sud dell’India si è realizzato un sogno che continua a sostenere la vita di tante persone fragili. Tuttavia, come in ogni avventura, non mancano problemi e inconvenienti piccoli o grandi da affrontare. Qualche mese fa la responsabile dell’Associazione WEP, la dott.ssa Nirmala Rani, ci ha inviato una specifica richiesta di aiuto: «Attualmente stiamo sperimentando ripetute interruzioni dell’elettricità con enormi problemi per gli ospiti. Gli anziani si sentono a disagio al buio: la maggior parte di loro non riesce a dormire a sufficienza oppure per farli addormentare ci vuole più tempo. Se i blackout accadono di continuo, anche le loro condizioni di salute peggiorano aggravando i loro squilibri emotivi.
Alcuni di loro hanno un vero e proprio terrore del buio. Altri, per l’improvvisa interruzione dell’illuminazione, sono caduti a terra e hanno rischiato di farsi male. A volte l’elettricità manca mentre stiamo preparando la cena e questo causa ritardi che innervosiscono e sfiancano gli ospiti. La struttura Arul Home - “Casa della Grazia” è collocata in un posto meraviglioso sotto le colline e durante il giorno appare luminosa, ma immaginate di notte, se viene a mancare l’elettricità! C’è poi un altro problema. Attualmente abbiamo 15 mucche: ci vuole parecchio tempo a mungerle a mano; il latte dev’essere consegnato all’impianto di refrigerazione entro tre ore dalla mungitura.
A volte non riusciamo a rispettare i tempi e il latte si rovina. Per capire come risolvere questi problemi ci siamo incontrati tra i responsabili operativi della struttura. Riteniamo indispensabile acquistare, installare e mettere in funzione un gruppo elettrogeno per assicurare una continuità nella fornitura elettrica e garantire un ambiente di vita ottimale per gli anziani qui ospitati. Riteniamo altresì indispensabile una mungitrice per ridurre i tempi di lavoro e produrre più latte». Un appello urgente e dettagliato, quello inviatoci dall’India, a sostegno delle persone più bisognose. E l’Associazione Universale di Sant’Antonio non ha lasciato passare troppi mesi: incanalando la generosità dei suoi aderenti ha risposto concretamente all’acquisto di una mungitrice e all’installazione di un gruppo elettrogeno per un importo complessivo di 6.000 euro.
Si tratta di un contributo cospicuo, ma quanto mai indispensabile per rendere serena la vita di questi anziani nella loro Casa e per far sì che questa struttura diventi sempre più autonoma e capace a sua volta di essere di aiuto verso altre realtà bisognose limitrofe. Il sogno, dunque, continua!
La Redazione